Qui devi assolutamente andarci..

Irene
Qui devi assolutamente andarci..

Trekking

La Rocca domina Cefalù, offrendo ai visitatori l'opportunità di ammirarla dall'alto, fino a scorgere in lontananza le Isole Eolie in giornate particolarmente nitide. Trattandosi di un percorso in salita, in alcuni tratti un po' impegnativo, consigliamo di avventurarsi muniti di scarpe adeguate, acqua e scegliere i periodi dell'anno più freschi
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Rocca di Cefalu
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La Rocca domina Cefalù, offrendo ai visitatori l'opportunità di ammirarla dall'alto, fino a scorgere in lontananza le Isole Eolie in giornate particolarmente nitide. Trattandosi di un percorso in salita, in alcuni tratti un po' impegnativo, consigliamo di avventurarsi muniti di scarpe adeguate, acqua e scegliere i periodi dell'anno più freschi

Arte e Scienza

Il Museo Mandralisca è stato fondato per volontà del barone Enrico Pirajno di Mandralisca, appassionato studioso e collezionista di oggetti d'arte e di interesse scientifico, come dono alle future generazioni cefaludesi. All'interno del palazzo, un tempo abitazione del barone, si trovano così interessanti collezioni di monete, conchiglie provenienti da tutto il mondo, le ceramiche protocorinzie (tra cui il magnifico cratere del "venditore di tonno" ) e la pinacoteca in cui a spiccare è, naturalmente, l'enigmatico sorriso del "Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina
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Museo Mandralisca
13 Via Mandralisca
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Il Museo Mandralisca è stato fondato per volontà del barone Enrico Pirajno di Mandralisca, appassionato studioso e collezionista di oggetti d'arte e di interesse scientifico, come dono alle future generazioni cefaludesi. All'interno del palazzo, un tempo abitazione del barone, si trovano così interessanti collezioni di monete, conchiglie provenienti da tutto il mondo, le ceramiche protocorinzie (tra cui il magnifico cratere del "venditore di tonno" ) e la pinacoteca in cui a spiccare è, naturalmente, l'enigmatico sorriso del "Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina

Passeggiate

Porta Pescara è l'unica delle quattro porte rimaste tra quelle che si aprivano lungo le mura di Cefalù e,affacciandosi sul mare, offre ai passanti un improvviso quanto magnifico scorcio sul vecchio porto di Cefalù, specialmente se si ha la fortuna di passarvi al tramonto. A proposito: se si è appassionati di cinema, si riconoscerà facilmente nel vecchio porto il set di una delle più belle scene di "Nuovo Cinema Paradiso", girato in parte proprio a Cefalù. Dal porto vecchio è possibile incamminarsi lungo via Bordonaro, affacciarsi al Bastione, addentrarsi tra le caratteristiche vie della Giudecca e risalire verso il Duomo
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Porta Pescara
105 Via Vittorio Emanuele
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Porta Pescara è l'unica delle quattro porte rimaste tra quelle che si aprivano lungo le mura di Cefalù e,affacciandosi sul mare, offre ai passanti un improvviso quanto magnifico scorcio sul vecchio porto di Cefalù, specialmente se si ha la fortuna di passarvi al tramonto. A proposito: se si è appassionati di cinema, si riconoscerà facilmente nel vecchio porto il set di una delle più belle scene di "Nuovo Cinema Paradiso", girato in parte proprio a Cefalù. Dal porto vecchio è possibile incamminarsi lungo via Bordonaro, affacciarsi al Bastione, addentrarsi tra le caratteristiche vie della Giudecca e risalire verso il Duomo

Itinerario Arabo Normanno

Recentemente inserito, insieme alla Cattedrale di Monreale e quella di Palermo tra i siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità, nell'ambito dell'Itinerario Arabo Normanno, il Duomo e la sua piazza rappresentano il cuore di Cefalù. L'itinerario si snoda lungo un percorso ideale che lega Palermo, distante soli 70km da Cefalù (poco meno di un'ora in auto o treno) e Monreale, poco sopra Palermo. E' da poco possibile visitare, oltre al chiostro, le torri ma merita una passeggiata anche l'antico quartiere che sorge ai piedi del Duomo
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Catedral de Cefalú
Piazza del Duomo
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Recentemente inserito, insieme alla Cattedrale di Monreale e quella di Palermo tra i siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità, nell'ambito dell'Itinerario Arabo Normanno, il Duomo e la sua piazza rappresentano il cuore di Cefalù. L'itinerario si snoda lungo un percorso ideale che lega Palermo, distante soli 70km da Cefalù (poco meno di un'ora in auto o treno) e Monreale, poco sopra Palermo. E' da poco possibile visitare, oltre al chiostro, le torri ma merita una passeggiata anche l'antico quartiere che sorge ai piedi del Duomo
Recentemente riaperte al pubblico nell’ambito del percorso Arabo-Normanno, le torri del Duomo possono essere visitate per gran parte dell’anno. Sono parzialmente visitabili (non è possibile salire fino alla sommità) ma dalle finestre si può osservare dall’alto la cittadina, sia sul versante mare che sul versante della Rocca. Tra una torre e l’altra è presente un passaggio coperto che si affaccia sulla navata centrale del Duomo, offrendo un punto di vista assolutamente eccezionale. Acquistando il biglietto, è possibile scegliere tra più percorsi: dal tour veloce a quello completo fino, addirittura, alle visite speciali in notturna. Per info sugli orari, i costi e i giorni di apertura, consigliamo di consultare il sito o recarsi presso la biglietteria situata vicino l’ingresso principale del Duomo.
Le Torri della Cattedrale di Cefalù
Recentemente riaperte al pubblico nell’ambito del percorso Arabo-Normanno, le torri del Duomo possono essere visitate per gran parte dell’anno. Sono parzialmente visitabili (non è possibile salire fino alla sommità) ma dalle finestre si può osservare dall’alto la cittadina, sia sul versante mare che sul versante della Rocca. Tra una torre e l’altra è presente un passaggio coperto che si affaccia sulla navata centrale del Duomo, offrendo un punto di vista assolutamente eccezionale. Acquistando il biglietto, è possibile scegliere tra più percorsi: dal tour veloce a quello completo fino, addirittura, alle visite speciali in notturna. Per info sugli orari, i costi e i giorni di apertura, consigliamo di consultare il sito o recarsi presso la biglietteria situata vicino l’ingresso principale del Duomo.

Mare e tradizioni

La spiaggia di Cefalù vede riversarsi ogni 6 Agosto, giorno della festa del Patrono, migliaia di spettatori alla tradizionale 'ntinna a mari, una gara a cui solo i figli maschi dei pescatori di Cefalù possono prendere parte. La gara consiste nell'afferrare una bandiera posta all'estremità di un tronco, unto con del sapone e sospeso quasi orizzontalmente sulle acque del molo. In occasione del giorno di festa, nella cucina di ogni famiglia cefaludese viene preparata l'insostituibile "pasta a taianu", un tripudio di sapori che consigliamo vivamente di provare, anche fuori stagione
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Cefalù
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La spiaggia di Cefalù vede riversarsi ogni 6 Agosto, giorno della festa del Patrono, migliaia di spettatori alla tradizionale 'ntinna a mari, una gara a cui solo i figli maschi dei pescatori di Cefalù possono prendere parte. La gara consiste nell'afferrare una bandiera posta all'estremità di un tronco, unto con del sapone e sospeso quasi orizzontalmente sulle acque del molo. In occasione del giorno di festa, nella cucina di ogni famiglia cefaludese viene preparata l'insostituibile "pasta a taianu", un tripudio di sapori che consigliamo vivamente di provare, anche fuori stagione

Vicino Cefalù

Cefalù si trova in una posizione strategica che consente di raggiungere diverse località in poche ore. A circa 134 km da Cefalù (un’ora e 40 minuti in auto) si trova la Villa Romana del Casale, nelle vicinanze di Piazza Armerina. Patrimonio UNESCO dal 1997, negli anni ‘50 un’importante campagna di scavi ne ha riportato alla luce i 3500 metri quadrati di pavimentazione in mosaico del IV secolo, arrivati a noi quasi intatti. A poca di stanza da lì si può visitare il parco archeologico di Morgantina ed il museo archeologico di Aidone. Attualmente i siti sono visitabili solo previa prenotazione, è possibile richiedere anche la visita guidata.
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Villa Romana del Casale
SP90
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Cefalù si trova in una posizione strategica che consente di raggiungere diverse località in poche ore. A circa 134 km da Cefalù (un’ora e 40 minuti in auto) si trova la Villa Romana del Casale, nelle vicinanze di Piazza Armerina. Patrimonio UNESCO dal 1997, negli anni ‘50 un’importante campagna di scavi ne ha riportato alla luce i 3500 metri quadrati di pavimentazione in mosaico del IV secolo, arrivati a noi quasi intatti. A poca di stanza da lì si può visitare il parco archeologico di Morgantina ed il museo archeologico di Aidone. Attualmente i siti sono visitabili solo previa prenotazione, è possibile richiedere anche la visita guidata.
La zona fra Trapani e Marsala, raggiungibile da Cefalù in auto in circa due ore (183km circa) è molto nota e amata tra gli intenditori di vini, infatti è da queste parti che viene prodotto il famoso Marsala, come le numerose cantine presenti testimoniano ma a meritare una visita sono anche le saline. Tra Marzo e Luglio, quando la produzione del sale è nel suo vivo, sorgono vere e proprie montagne di sale marino grezzo accumulate tra le vasche dello Stagnone. Da qui è possibile anche imbarcarsi per raggiungere l’isoletta di Mothia. Essendo una zona di passaggio per gli uccelli migratori, in autunno non è affatto difficile vedere fenicotteri rosa ed aironi da queste parti
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Saline Della Laguna
Contrada Ettore Infersa
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La zona fra Trapani e Marsala, raggiungibile da Cefalù in auto in circa due ore (183km circa) è molto nota e amata tra gli intenditori di vini, infatti è da queste parti che viene prodotto il famoso Marsala, come le numerose cantine presenti testimoniano ma a meritare una visita sono anche le saline. Tra Marzo e Luglio, quando la produzione del sale è nel suo vivo, sorgono vere e proprie montagne di sale marino grezzo accumulate tra le vasche dello Stagnone. Da qui è possibile anche imbarcarsi per raggiungere l’isoletta di Mothia. Essendo una zona di passaggio per gli uccelli migratori, in autunno non è affatto difficile vedere fenicotteri rosa ed aironi da queste parti
A poco più di 20km da Cefalù si trova l’antico borgo medievale di Castelbuono. Sulla cittadina svetta il massiccio castello dei Ventimiglia voluto nel 1317 dal Conte Francesco I di Ventimiglia. Molto amata in zona dai cultori del buon cibo, Castelbuono è nota anche per una tradizione dolciaria singolare per la Sicilia: il panettone! Tra le numerose manifestazioni che la cittadina ospita durante l’anno, le più amate sono senza dubbio quelle musicali: in Agosto, la piazza su cui sorge il castello ospita l’Ypsigrock (dall’antico nome di Castelbuono, Ypsigro), un festival internazionale di musica Indie della durata di tre giorni ma anche il Castelbuono Jazz Festival.
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Castelbuono
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A poco più di 20km da Cefalù si trova l’antico borgo medievale di Castelbuono. Sulla cittadina svetta il massiccio castello dei Ventimiglia voluto nel 1317 dal Conte Francesco I di Ventimiglia. Molto amata in zona dai cultori del buon cibo, Castelbuono è nota anche per una tradizione dolciaria singolare per la Sicilia: il panettone! Tra le numerose manifestazioni che la cittadina ospita durante l’anno, le più amate sono senza dubbio quelle musicali: in Agosto, la piazza su cui sorge il castello ospita l’Ypsigrock (dall’antico nome di Castelbuono, Ypsigro), un festival internazionale di musica Indie della durata di tre giorni ma anche il Castelbuono Jazz Festival.
Leggenda vuole che un giorno, mentre dormiva all’ombra di un carrubo, la Madonna apparve in sogno a Guglielmo II indicandogli il punto in cui il padre, Guglielmo il Cattivo, aveva nascosto l’immenso tesoro col quale avrebbe dovuto erigere un tempio a lei dedicato. Sorge così, per volontà di Guglielmo II il Buono, la Cattedrale di Monreale. Distante appena 80km da Cefalù, la Cattedrale -Patrimonio dell’Umanità dal 2015, insieme alle Cattedrali di Palermo e Cefalù- si affaccia con le sue immense absidi su Palermo ed il suo Golfo mentre all’interno risplendono i mosaici in oro dei maestri greco-bizantini e risuonano le note del monumentale organo a canne, tra i più grandi al mondo. Non si può andare via senza aver visitato anche il chiostro col suo magnifico colonnato e la sua “Fontana del Re” ed aver gustato degli ottimi cannoli.
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Catedral de Monreale
1 Piazza Guglielmo II
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Leggenda vuole che un giorno, mentre dormiva all’ombra di un carrubo, la Madonna apparve in sogno a Guglielmo II indicandogli il punto in cui il padre, Guglielmo il Cattivo, aveva nascosto l’immenso tesoro col quale avrebbe dovuto erigere un tempio a lei dedicato. Sorge così, per volontà di Guglielmo II il Buono, la Cattedrale di Monreale. Distante appena 80km da Cefalù, la Cattedrale -Patrimonio dell’Umanità dal 2015, insieme alle Cattedrali di Palermo e Cefalù- si affaccia con le sue immense absidi su Palermo ed il suo Golfo mentre all’interno risplendono i mosaici in oro dei maestri greco-bizantini e risuonano le note del monumentale organo a canne, tra i più grandi al mondo. Non si può andare via senza aver visitato anche il chiostro col suo magnifico colonnato e la sua “Fontana del Re” ed aver gustato degli ottimi cannoli.
A circa 130 km da Cefalù, si può raggiungere questa monumentale opera di land-art realizzata negli anni ‘80 dall’artista Alberto Burri. Nel 1968 un potente terremoto rade al suolo, fra le altre, la cittadina di Gibellina. Si decide di ricostruirla completamente ma qualche chilometro più in là rispetto a dove sorgeva il paese, lasciando le macerie dove si trovavano. Alberto Burri, chiamato insieme ad altri artisti a collaborare per la ricostruzione della nuova Gibellina, concentra la sua attenzione non sulla nuova città ma sulla vecchia e propone di “ricostruirla” a modo suo: le macerie vengono inglobate in enormi blocchi e ricoperte di cemento bianco, così da ricreare idealmente la pianta della città con le sue vie. Oggi il Cretto di Burri commemora quel terribile avvenimento, restituendo la vecchia città alla memoria di chi vi aveva vissuto. Per la sua piena esposizione al sole, consigliamo la visita in periodi non troppo caldi per evitare di affaticarsi troppo camminando lungo le strade in salita de cretto.
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Cretto di Burri
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A circa 130 km da Cefalù, si può raggiungere questa monumentale opera di land-art realizzata negli anni ‘80 dall’artista Alberto Burri. Nel 1968 un potente terremoto rade al suolo, fra le altre, la cittadina di Gibellina. Si decide di ricostruirla completamente ma qualche chilometro più in là rispetto a dove sorgeva il paese, lasciando le macerie dove si trovavano. Alberto Burri, chiamato insieme ad altri artisti a collaborare per la ricostruzione della nuova Gibellina, concentra la sua attenzione non sulla nuova città ma sulla vecchia e propone di “ricostruirla” a modo suo: le macerie vengono inglobate in enormi blocchi e ricoperte di cemento bianco, così da ricreare idealmente la pianta della città con le sue vie. Oggi il Cretto di Burri commemora quel terribile avvenimento, restituendo la vecchia città alla memoria di chi vi aveva vissuto. Per la sua piena esposizione al sole, consigliamo la visita in periodi non troppo caldi per evitare di affaticarsi troppo camminando lungo le strade in salita de cretto.