Posti segreti da visitare a Roma e consigli sui migliori ristoranti tipici della cucina italiana

Silvia
Posti segreti da visitare a Roma e consigli sui migliori ristoranti tipici della cucina italiana

tra un tour e l'altro di Roma, have a snack!

guida personale dei migliori posti di Roma dove poter assaggiare i tipici piatti della cucina italiana (pizza lasagna pasta gelato ecc)
definitely best in town for lasagna!
LasaGnaM
15/16 a Via Frangipane
definitely best in town for lasagna!
miglior gelateria!
62 personas del lugar lo recomiendan
Fatamorgana Monti
5 Piazza degli Zingari
62 personas del lugar lo recomiendan
miglior gelateria!
perfetto per poter assaggiare carbonara e amatriciana direttamente dalla forma di parmigiano! un bellissimo show
37 personas del lugar lo recomiendan
La Vecchia Roma
10 Via Leonina
37 personas del lugar lo recomiendan
perfetto per poter assaggiare carbonara e amatriciana direttamente dalla forma di parmigiano! un bellissimo show
andate a godere di un perfetto piatto di pasta take away!
24 personas del lugar lo recomiendan
Pasta Chef Monti
42 Via Baccina
24 personas del lugar lo recomiendan
andate a godere di un perfetto piatto di pasta take away!
pizza spettacolare! ha anche una bella bakery consigliato anche per la colazione
16 personas del lugar lo recomiendan
Molino bakery bar & cucina
281 Via Merulana
16 personas del lugar lo recomiendan
pizza spettacolare! ha anche una bella bakery consigliato anche per la colazione

i segreti di Roma

se avete del tempo in più tra il vostro tour e i vostri musei, vi lascio una lista delle meraviglie segrete di Roma che soli in pochi possono sapere!
Il nome della strada potrebbe non dirvi un granché, ma Roma è sempre pronta a stupirci con qualche curiosità. Via Piccolomini infatti nasconde un segreto architettonico che produce un particolare e suggestivo effetto ottico. Se infatti percorrerete quella strada dirigendovi verso San Pietro, osserverete uno strano fenomeno: avvicinandovi la Cupola di San Pietro vi apparirà man mano che procedete sempre più piccola. Proprio così: invece di apparire più grande andando più vicino, come dovrebbe succedere normalmente, vedrete la Cupola rimpicciolire mentre attraversate Via Piccolomini. Magia? Non proprio.
Via Nicolò Piccolomini
Via Nicolò Piccolomini
Il nome della strada potrebbe non dirvi un granché, ma Roma è sempre pronta a stupirci con qualche curiosità. Via Piccolomini infatti nasconde un segreto architettonico che produce un particolare e suggestivo effetto ottico. Se infatti percorrerete quella strada dirigendovi verso San Pietro, osserverete uno strano fenomeno: avvicinandovi la Cupola di San Pietro vi apparirà man mano che procedete sempre più piccola. Proprio così: invece di apparire più grande andando più vicino, come dovrebbe succedere normalmente, vedrete la Cupola rimpicciolire mentre attraversate Via Piccolomini. Magia? Non proprio.
non esistono descrizioni che vi possano soddisfare! andate su google per vedere le immagini del più bel parco della capitale! non ve ne pentirete
2099 personas del lugar lo recomiendan
Villa Borghese
Piazzale Napoleone I
2099 personas del lugar lo recomiendan
non esistono descrizioni che vi possano soddisfare! andate su google per vedere le immagini del più bel parco della capitale! non ve ne pentirete
una delle ville più antiche di Roma di Doria Pamphili,con un meraviglioso labirinto da visitare
1002 personas del lugar lo recomiendan
Villa Doria Pamphili
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una delle ville più antiche di Roma di Doria Pamphili,con un meraviglioso labirinto da visitare

Le Guide ai Quartieri

è oggi la mecca di tutti i giovani turisti in viaggio nella capitale. Confina con la Roma dei Fori Imperiali e del quartiere Esquilino. A pochi passi dal rione ci sono le magnifiche basiliche di Santa Maria Maggiore dal caratteristico pavimento cosmatesco e quella di San Pietro in Vincoli che custodisce il famoso Mosè di Michelangelo. Fra due grandi arterie viarie, la via Cavour e la via Nazionale, contiene la Suburra, l’antico quartiere “Sub Urbe” – sotto la città –, i cui scantinati sbucano al Colosseo. Le sue strade dissestate sono fatte di sanpietrini, e i suoi vicoli di notte sono di una bellezza da mozzare il fiato. E tutto il quartiere ruota intorno alla piazzetta di Madonna dei Monti, con la caratteristica Fontana dei Catecumeni disegnata dall'architetto Giacomo della Porta che è il luogo di ritrovo principale sia degli abitanti, sia dei turisti. I locali della zona sconfinano nelle strade senza marciapiede ma anche questo contribuisce al suo fascino. Negozi-gourmet e ristoranti slow food costellano le vie, ma le vinerie hanno prezzi sostenibili. A Monti c’è Stecchiotti, il macellaio dei presidenti della Repubblica: di Ciampi e di Napolitano. E c’è via del Boschetto, la strada di Roma con il maggior numero di ristoranti per metro quadrato. Da segnalare "I tre scalini", locale con arredamento novecentesco specializzato in insalate e scamorze. Tra le pizzerie del quartiere, famosa è quella de "Le Carrette" con un imbattibile rapporto qualità prezzo e nota per la cortesia dei suoi conduttori e camerieri. Imperdibili i piatti della trattoria "Da Valentinto" su Via Urbana: cucina romana autentica, cinghiale, funghi alla piastra e lumache in guazzetto i piatti forti. Il forno del rione su via dei Serpenti è oggi una brasserie nota in tutta la città per fare colazione. Accanto, via Panisperna luogo di ristoranti famosi dai tempi della Dolce Vita, prende il nome dal latino Panis et perna (pane e prosciutto) rimasta alla storia per l'Istituto di fisica dove Enrico Fermi raccolse intorno a sè i fisici più brillanti dei primi anno 30' del novecento. A Monti resiste ancora un network di piccoli commercianti e artigiani che ti danno l’impressione che il tempo si sia fermato. Sono doratori, cromatori, falegnami, fabbri, robivecchi travestiti da antiquari. C'è uno dei più famosi mercatini vintage di Roma. E poi ci sono loro, i pittori e le gallerie d’arte. Piccole ma preziose, come la galleria Fondaco. Ci sono i pub, dove turisti anglofoni si riuniscono e poi cantano per le strade a notte fonda. A Monti ci sono gli artisti, i locali gay friendly, l’Internet veloce senza fili gratis: le tre “T” di Richard Florida: talento, tolleranza, tecnologia. A Monti ci sono i bed&Breakfast, le suore, la chiesa ucraina, l’Università. Il regista Mario Monicelli gli ha dedicato un inteso ritratto nel cortometraggio presentato al Festival di Venezia. Monti, è un quartiere da non perdere per chi visita la città eterna.
399 personas del lugar lo recomiendan
Rione Monti
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è oggi la mecca di tutti i giovani turisti in viaggio nella capitale. Confina con la Roma dei Fori Imperiali e del quartiere Esquilino. A pochi passi dal rione ci sono le magnifiche basiliche di Santa Maria Maggiore dal caratteristico pavimento cosmatesco e quella di San Pietro in Vincoli che custodisce il famoso Mosè di Michelangelo. Fra due grandi arterie viarie, la via Cavour e la via Nazionale, contiene la Suburra, l’antico quartiere “Sub Urbe” – sotto la città –, i cui scantinati sbucano al Colosseo. Le sue strade dissestate sono fatte di sanpietrini, e i suoi vicoli di notte sono di una bellezza da mozzare il fiato. E tutto il quartiere ruota intorno alla piazzetta di Madonna dei Monti, con la caratteristica Fontana dei Catecumeni disegnata dall'architetto Giacomo della Porta che è il luogo di ritrovo principale sia degli abitanti, sia dei turisti. I locali della zona sconfinano nelle strade senza marciapiede ma anche questo contribuisce al suo fascino. Negozi-gourmet e ristoranti slow food costellano le vie, ma le vinerie hanno prezzi sostenibili. A Monti c’è Stecchiotti, il macellaio dei presidenti della Repubblica: di Ciampi e di Napolitano. E c’è via del Boschetto, la strada di Roma con il maggior numero di ristoranti per metro quadrato. Da segnalare "I tre scalini", locale con arredamento novecentesco specializzato in insalate e scamorze. Tra le pizzerie del quartiere, famosa è quella de "Le Carrette" con un imbattibile rapporto qualità prezzo e nota per la cortesia dei suoi conduttori e camerieri. Imperdibili i piatti della trattoria "Da Valentinto" su Via Urbana: cucina romana autentica, cinghiale, funghi alla piastra e lumache in guazzetto i piatti forti. Il forno del rione su via dei Serpenti è oggi una brasserie nota in tutta la città per fare colazione. Accanto, via Panisperna luogo di ristoranti famosi dai tempi della Dolce Vita, prende il nome dal latino Panis et perna (pane e prosciutto) rimasta alla storia per l'Istituto di fisica dove Enrico Fermi raccolse intorno a sè i fisici più brillanti dei primi anno 30' del novecento. A Monti resiste ancora un network di piccoli commercianti e artigiani che ti danno l’impressione che il tempo si sia fermato. Sono doratori, cromatori, falegnami, fabbri, robivecchi travestiti da antiquari. C'è uno dei più famosi mercatini vintage di Roma. E poi ci sono loro, i pittori e le gallerie d’arte. Piccole ma preziose, come la galleria Fondaco. Ci sono i pub, dove turisti anglofoni si riuniscono e poi cantano per le strade a notte fonda. A Monti ci sono gli artisti, i locali gay friendly, l’Internet veloce senza fili gratis: le tre “T” di Richard Florida: talento, tolleranza, tecnologia. A Monti ci sono i bed&Breakfast, le suore, la chiesa ucraina, l’Università. Il regista Mario Monicelli gli ha dedicato un inteso ritratto nel cortometraggio presentato al Festival di Venezia. Monti, è un quartiere da non perdere per chi visita la città eterna.

Visite turistiche

L’area archeologica dei Fori Imperiali si estende lungo l’omonima via, tra piazza Venezia e il Colosseo, e confina con il complesso del Foro Romano. Le tracce più antiche della presenza umana - risalenti al II millennio a.C. - sono state rivenute proprio nell’area dei Fori, in corrispondenza di quello che sarebbe diventato il Foro di Cesare. I Fori Imperiali sono un complesso architettonico unico al mondo, centro dell'attività politica di Roma antica, un luogo che nel corso dei secoli si è arricchito di strutture ed edifici realizzati in un periodo di circa 150 anni, tra il 46 a.C. e il 113 d.C. Il primo Foro fu inaugurato da Cesare nel 46 a.C. e si apre in una grande piazza dove in origine era installata la statua equestre in bronzo di Cesare. Plinio il Vecchio ci informa dell’esistenza, all’interno del Foro, di una pinacoteca che raccoglieva quadri dei migliori pittori greci oltre a numerose opere di scultura e oggetti d’arte. Qui sorgeva il Tempio di Venere Genitrice, da cui l’Imperatore si vantava di discendere attraverso Iulo, il progenitore della gens Iulia, figlio di Enea, a sua volta figlio della dea. Tra il I sec. a.C. e il II sec. d.C. sorsero uno a fianco all'altro e senza soluzione di continuità il Foro di Cesare, quello di Augusto, il Templum Pacis, il Foro di Nerva e quello di Traiano. I cinque Fori possedevano complessivamente dimensioni imponenti come il potere che l’Impero Romano in quel periodo aveva raggiunto. Nello spazio compreso tra l’estremità orientale del Foro di Traiano e quella settentrionale del Foro di Augusto si trova uno svettante edificio al quale fu sovrapposta, nel XV secolo, l’elegante Loggia dei Cavalieri di Malta, comunemente chiamata “Terrazza Domizianea”.
541 personas del lugar lo recomiendan
Fori Imperiali
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L’area archeologica dei Fori Imperiali si estende lungo l’omonima via, tra piazza Venezia e il Colosseo, e confina con il complesso del Foro Romano. Le tracce più antiche della presenza umana - risalenti al II millennio a.C. - sono state rivenute proprio nell’area dei Fori, in corrispondenza di quello che sarebbe diventato il Foro di Cesare. I Fori Imperiali sono un complesso architettonico unico al mondo, centro dell'attività politica di Roma antica, un luogo che nel corso dei secoli si è arricchito di strutture ed edifici realizzati in un periodo di circa 150 anni, tra il 46 a.C. e il 113 d.C. Il primo Foro fu inaugurato da Cesare nel 46 a.C. e si apre in una grande piazza dove in origine era installata la statua equestre in bronzo di Cesare. Plinio il Vecchio ci informa dell’esistenza, all’interno del Foro, di una pinacoteca che raccoglieva quadri dei migliori pittori greci oltre a numerose opere di scultura e oggetti d’arte. Qui sorgeva il Tempio di Venere Genitrice, da cui l’Imperatore si vantava di discendere attraverso Iulo, il progenitore della gens Iulia, figlio di Enea, a sua volta figlio della dea. Tra il I sec. a.C. e il II sec. d.C. sorsero uno a fianco all'altro e senza soluzione di continuità il Foro di Cesare, quello di Augusto, il Templum Pacis, il Foro di Nerva e quello di Traiano. I cinque Fori possedevano complessivamente dimensioni imponenti come il potere che l’Impero Romano in quel periodo aveva raggiunto. Nello spazio compreso tra l’estremità orientale del Foro di Traiano e quella settentrionale del Foro di Augusto si trova uno svettante edificio al quale fu sovrapposta, nel XV secolo, l’elegante Loggia dei Cavalieri di Malta, comunemente chiamata “Terrazza Domizianea”.